giovedì 6 maggio 2010

L'uomo nell'ombra


Tratto dal romanzo di Robert Harris, The Ghostwriter, la pellicola narra dell'ex primo ministro britannico Adam Lang (Pierce Brosnan) e del suo ghostwriter (Ewan McGregor). Questi viene assunto successivamente alla tragica e misteriosa morte di un collaboratore di Lang, che lo stava aiutando a redigere le sue memorie.
Il secondo autore si imbatte però in alcune sconcertanti scoperte che lo porteranno ad immergersi in un mondo sconosciuto e pericoloso: la complessità dei rapporti internazionali tra Stati Uniti e Gran Bretagna, ma soprattutto si ritroverà invischiato in un gioco di politica, terrorismo e servizi segreti.

Il senso di prigionia e di claustrofobia delle ambientazioni - la residenza dell'ex primo ministro, fredda e minimalista e l'isola, Marthàs Vineyard, avvolta perennemente nella pioggia - travolgono lo spettatore senza lasciargli via di fuga: ci si sente in trappola.
Una trappola che non si dissolve neanche conclusosi l'incarico dello scrittore, che regala solo un'illusione di libertà.

Premiato con l'Orso d'argento all'ultimo festival di Berlino, potrebbe essere l'ultimo film di Polanski, agli arresti domiciliari in Svizzera.

Un film che mi è piaciuto. Arrivati al finale, come ogni buon thriller, si arriva alla soluzione, una soluzione che sembra perfetta, ma che rimane implicita e che quindi lascia spazio a nuove possibili interpretazioni.

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